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''Alcol: UE, cala consumo ma non tra giovani, ne uccide 1 su 4'' - ANSA
Lunedì, 20 Novembre 2006




(ANSA) - ROMA, 20 nov - Un bicchiere dietro l'altro, almeno 5 o 10, fino ad ubriacarsi totalmente: lo si fa in discoteca o ritrovandosi tra amici, ma ora che da comportamento occasionale sta diventando un'abitudine sempre piu' frequente e diffusa tra giovani e giovanissimi, anche la Commissione europea lancia l'allarme . E' il 'binge drinking' (ovvero il bere freneticamente fino a star male), l'ultima, pericolosa tendenza tra i teen-ager, che si attestano le principali vittime dell'alcol: in Europa, 1 giovane su 4 e' infatti ucciso da questo 'killer' silenzioso e, spesso, sottovalutato.
Un allarme, quello lanciato a livello europeo e che riguarda innanzitutto i giovani, che ha spinto la Comunita' europea ad intensificare le 'contromisure' per arginare il fenomeno dell'abuso di alcolici. E proprio ad una ''strategia comunitaria volta ad affiancare gli stati membri nei loro sforzi per ridurre i danni derivanti dal consumo di alcol'', mira l'ultimo documento redatto dalla Commissione europea e che indica la necessita' di azioni congiunte e coordinate. Obiettivo: mettere in piedi una strategia globale per ridurre in Europa, da qui al 2012, i danni legati all'alcol.
- SEMPRE PIU' BEVITORI-RAGAZZI, DILAGA BINGE-DRINKING': Mentre il consumo medio di alcol e' in calo nell'Unione, rileva la Commissione, la percentuale di giovani con ''abitudini pericolose'' e' aumentata in molti stati membri nel coso degli ultimi 10 anni e si registra la tendenza al diffondersi del binge-drinking', ovvero la ''tendenza tra i giovani ad assumere alcol occasionalmente in misura smodata, in crescita nell'Ue ed aggravata dal fatto che le bevande alcoliche continuano, in vari paesi, ad essere accessibili ai minori''. I numeri parlano chiaro: in Europa, nella fascia d'eta' 15-29 anni, il tasso di mortalita' da consumo pericoloso di alcol e' del 10% e oltre per le ragazze e del 25% circa per i ragazzi. Inoltre, l'alcol e' considerato una concausa nel 16% dei casi di maltrattamento e abbandono di minori. Il consumo di alcol si attesta come una delle principali cause di malattia evitabile ed e' responsabile del 7,4% della mortalita' prematura nell'Ue. L'abuso d'alcol costa alla societa' nel complesso una quantita' di risorse pari al 2-5% del Pil ed e' responsabile del 9% della spesa sanitaria nei paesi europei.
- 10MILA MORTI SU STRADE PER ALCOL,OBIETTIVO DIMEZZARLI AL 2010: Sono almeno 10.000 le persone che muoiono ogni anno in Ue in incidenti stradali alcol-correlati. Obiettivo dell'Unione europea e' dimezzare entro il 2010 il numero dei morti sulle strade. Piu' vittime tra i ragazzi tra 18 e 24 anni: in questo gruppo d'eta', infatti, il 35-45% dei decessi e' rappresentato da vittime della strada e gli incidenti sono la prima causa di morte (47%) tra i giovani.
- CONSEGUENZE ANCHE SU PRODUTTIVITA': ''L'assenteismo legato all'alcol - avverte la Commissione - incide negativamente sul rendimento, sulla competitivita' e produttivita'''. Secondo le stime, in un anno 23 milioni di europei (5% degli uomini e 1% delle donne) risultano essere alcoldipendenti.
- LE AZIONI UE, ANCHE CODICE COMUNICAZIONE COMMERCIALE: Varie le azioni cui mira la Commissione Ue. Tra le altre, anche il raggiungimento di un'intesa con i rappresentanti di vari settori (alberghi e ristoranti, negozianti, produttori, media, pubblicita') su un codice di comunicazione commerciale, applicato a livello nazionale e comunitario. Ed ancora: definizione di programmi di ricerca e monitoraggio sul problema alcol finanziati con fondi pubblici e l'istituzione, entro giungo 2007, di un Forum Alcol e Salute che riunira' esperti e rappresentanti degli stati membri, con l'obiettivo di ''sostenere arricchire e controllare l'attuazione della strategia'' globale anti-alcol. Tra le proposte considerate anche quella di introdurre un tasso zero (contro l'attuale 0,5) di alcolemia per conducenti giovani o neopatentati. (ANSA).
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