Roma, 21 nov . (Adnkronos Salute) - Nel giro di 15-20 anni la sanità italiana potrebbe perdere 70 mila medici. Se verrà mantenuto l'attuale numero di accessi alla professione, circa 7.500-8.000 l'anno, questo sarà il preoccupante saldo negativo fra chi comincia e chi va in pensione, già visibile fra una decina d'anni, quando mancheranno all'appello circa 5 mila camici bianchi. E il nostro paese potrebbe trovarsi nella condizione di reclutarli dall'estero, come avviene in Gran Bretagna. E il quadro delineato da Amedeo Bianco, presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), che presenterà ai ministeri della Salute e dell'Università un pacchetto di proposte per la revisione della formazione universitaria della categoria.

Innanzitutto, rivedere la programmazione del numero di accessi al Corso di laurea in medicina e chirurgia, rimasto pressoché uguale negli ultimi anni. Altrimenti, si arriverà in 20 anni a 70 mila camici bianchi in meno, un saldo negativo calcolato sulla base di studi attuariali condotti dalla Fnomceo confrontando gli ingressi alla professione e i medici che andranno in pensione. Siamo preoccupati - sottolinea Bianco - Questo può diventare un fenomeno difficile da controllare, senza una nuova programmazione a cui bisogna pensare adesso, perché per esempio la formazione di uno specialista dura minimo 12 anni. Se non si interverrà per correggere il saldo negativo del futuro, più marcato per gli specialisti, il rischio è che - avverte - spariscano intere divisioni di ospedali. Non vogliamo dire che i medici sono pochi - precisa - ma la cosiddetta pletora ha avuto piena espressione a metà degli anni 70. Adesso le cose stanno cambiando.

Se i medici rischiano di ridursi drasticamente, i dentisti spopolano. In Italia - spiega Claudio Cortesini, della Commissione Albo odontoiatri della Fnomceo - ci sono 52 mila odontoiatri. Secondo le indicazioni dellOrganizzazione mondiale della sanità, il rapporto ottimale è di un dentista ogni 2 mila persone: noi ne abbiamo uno ogni 1.000. I giovani incontrano grossissime difficoltà a inserirsi nel lavoro, ad aprire uno studio che - sottolinea - costa circa 30 mila euro lanno, più altri 5-10 mila euro di spese mensili. Una situazione da risolvere, come gli altri annosi problemi della professione: labusivismo, con circa 10-15 mila falsi dentisti, e le lauree conseguite allestero, difficili da controllare.

Questi sono solo alcuni punti del pacchetto di proposte sulla formazione in medicina, che verranno presentate nel corso della Conferenza nazionale promossa dalla Fnomceo su questo tema venerdì dalle 9.00 a Roma. Si chiede di rivedere i criteri di accesso al corso di laurea, modificando i test attuali; far cadere le barriere dell'accesso da parte della donne alla medicina specialistica; potenziare l'insegnamento di materie come l'etica e la deontologia; fare in modo che l'insegnamento teorico durante i primi anni di università trovi riscontro al letto del malato, con un tutor per ogni studente per un tirocinio pratico davvero qualificante. E ancora, va riformato l'esame di Stato, attualmente relegato a esercizio burocratico, e risolto il problema degli specializzandi, con un contratto a tempo determinato, già dal terzo anno di formazione, con le strutture sanitarie accreditate con l'Università. E ancora, tornando al numero di accessi programmati alle Facoltà di medicina e chirurgia, questo deve essere adeguato - spiega Roberto Lala, della segreteria della Fnomceo - alle esigenze di salute del territorio. Le università devono tener conto di quanti e quali specialisti avremo bisogno nei prossimi anni. (Mad/Adnkronos Salute)

Sanita': Nuovo codice medici entro l'anno, piu' spazio a obiezione coscienza

Roma, 21 nov . (Adnkronos Salute) - Il nuovo codice deontologico dei medici sarà pronto entro lanno. E lascerà più spazio alla libertà di coscienza dei singoli camici bianchi su alcune materie delicate, come la fecondazione assistita. Lo ha affermato il presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco, a margine della presentazione della Conferenza nazionale sulla formazione in medicina, in programma venerdì a Roma.

Ad approvare il nuovo codice dovrebbe essere il Consiglio nazionale della Fnomceo del 14 e 15 dicembre. Lultimo codice - sottolinea Bianco - risale al 98, dunque bisogna adeguarsi ai cambiamenti di questi anni. In quello nuovo troveranno più spazio temi quali il testamento biologico e lautodeterminazione del paziente. Fra le questioni spinose ancora aperte, il fatto che la legge 40 vieta la fecondazione eterologa, mentre il codice deontologico attuale la consente. Siamo ragionando - spiega - su come risolvere la questione senza strappi. Uno dei modi può essere la valorizzazione della libertà di coscienza del medico. (Mad/Adnkronos Salute)