(AGI) - Caltanissetta - L'ospedale le prospetta una lista d'attesa di quattro mesi, il poliambulatorio dell'Ausl 2 non e' in condizioni di erogare la prestazione sanitaria richiesta. E cosi' invece che dal medico, una donna di Gela alla fine si e' rivolta al giudice di pace e ottenuto la condanna dell'Ausl per un'ecografia mai eseguita. Il giudice ha stabilito la somma di 600 euro come risarcimento dei danni patiti dalla donna, al sesto mese di gravidanza, per l'esame che le strutture sanitarie pubbliche non sono state capaci di assicurare. Il legale della donna, l'avvocato Rosario Giordano, al termine dell'istruttoria ha chiesto e ottenuto la condanna dell'Ausl 2.

Per assurdo, in base alla lista d'attesa dell'ospedale l'ecografia prescritta per verificare lo sviluppo del feto sarebbe stata eseguita solo dopo la nascita della sua bambina, e precisamente 45 giorni dopo il parto. All'ente, cui la legge assegna la competenza sulle prestazioni previste dal Fondo Sanitario Nazionale "comprese quelle diagnostico-strumentali e di laboratorio" e' stata inflitta anche la condanna al pagamento delle spese legali, pari a 725 euro, e al rimborso dei circa 60 euro spesi dall'assistita per l'esame ecografico presso un laboratorio privato. 16:25 28 NOV 2006