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''Tumori seno: mini-molecola nuova arma contro piu' aggressivi'' - ANSA
Venerdì, 1 Dicembre 2006





(ANSA) - VERONA, 1 DIC - Una mini-molecola, dalle dimensioni molto piu' ridotte rispetto alle altre in uso, si e' dimostrata una nuova, efficace arma contro alcune delle forme piu' aggressive di cancro al seno contro le quali, fino ad oggi, scarsi erano i risultati ottenuti con i trattamenti gia' impiegati . Si chiama lapatinib e presto sara' disponibile anche in Italia.
I risultati, piu' che incoraggianti, della sperimentazione della nuova molecola sono stati illustrati oggi a Verona in occasione dell'Oncology day' al quale hanno preso parte vari esperti del settore.
La mini-molecola e' dunque risultata efficace proprio per trattare le forme di tumore al seno caratterizzate da una particolare aggressivita' ( si tratta del 20% di tutti i tumori alla mammella e sono forme che colpiscono soprattutto le donne piu' giovani) e refrettarieta' ai farmaci in uso (come il carcinoma alla mammella Her2 positivo): infatti, rallenta di oltre il doppio la progressione della malattia nelle pazienti rispetto ai farmaci piu' diffusi e si e' anche dimostrata efficace nel prevenire le metastasi cerebrali, che spesso accompagnano queste neoplasie. Un risultato tanto significativo che lo studio di fase tre, su un campione di 528 donne, e' stato anticipatamente sospeso su raccomandazione dell'autorita' competente (l'Indipendent data monitoring comittee) per ''evidente superiorita''' dei risultati ottenuti nelle pazienti trattate.
Alla luce di questi risultati, la Food and drug administration (Fda) statunitense ha deciso una 'corsia preferenziale' per l'esame del nuovo farmaco, con un obiettivo preciso: favorirne una piu' rapida registrazione ed uso poiche' la molecola rappresenta un ''significativo avanzamento'' per pazienti che oggi hanno ridottissime alternative terapeutiche.
Inoltre, in attesa della registrazione, Gsk ha predisposto un programma gratuito di accesso al farmaco per le pazienti senza alternative.
Si tratta, ha affermato l'oncologo Pier Franco Conte dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia nel corso del convegno organizzato da GlaxoSmithKline, di una ''nuova, importante arma per contrastare uno dei piu' diffusi 'big killer'''. La peculiarita', ha sottolineato Conte, sta proprio nelle ridotte dimensioni della molecola: ''Questo le consente ad esempio - ha spigeto l'oncologo - di penetrare la barriera ematoencefalica, cosa che gli altri farmaci non riescono a fare, agendo anche sulle metastasi cerebrali''. Sempre questa caratteristica, ha proseguito Conte, permette alla molecola di rimanere nell'organismo solo poche ore, abbassando cosi' notevolmente il rischio di potenziali effetti dannosi al cuore.
Una nuova speranza, dunque, per debellare una patologia i cui numeri fanno ancora impressione. In base alle ultime statistiche della International Agency for research on cancer (Iarc), riferite al 2002, infatti, in Europa si ammalano di tumore al seno oltre 360.000 donne: la maggior incidenza e' in Germania (55.689 casi), seguita da Francia (41.957), Gran Bretagna (40.928) e Italia (36.634).
Ogni giorno, nel nostro Paese vengono diagnosticati piu' di 100 casi di cancro al seno, con una tendenza all'aumento, e se da un lato si sta assistendo ad una riduzione della mortalita' grazie alla diffusione degli esami preventivi, dall'altro questa patologia resta la prima causa di morte nelle donne tra i 35 e i 44 anni (11.345 decessi nel 2002). Il dato positivo, pero', e' che aumenta la sopravvivenza: oggi, 88 donne su 100 sono vive a 5 anni dalla diagnosi; l'80% a 10 anni e il 63% a 20 anni.
L'Oncology Day e' stato anche l'occasione per accendere i riflettori sugli altri farmaci in sperimentazione: sono 21, ha ricordato il presidente e l'amministratore delegato Gsk Italia Angelos Papadimitriou, i farmaci e vaccini che Glaxo ha attualmente in sviluppo clinico per combattere i tumori, su un totale di 149 molecole allo studio. Fra questi, un vaccino terapeutico e uno preventivo per il cancro del polmone e della cervice uterina, un farmaco che 'affama' i tumori bloccando la creazione di nuovi vasi sanguigni ed un nuovo farmaco antileucemico per una forma rara della malattia finora senza trattamento. (ANSA)
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