FIMMG ME inform@ - (Rassegna stampa)
''MMG, pressing sulle Regioni. La Fimmg incontra Rossi giovedì - Convenzioni in agenda'' - Il Sole 24 ore Sanità
Martedì, 5 Dicembre 2006


n.47 del 5 Dicembre 2006 LAVORO/PROFESSIONE pg. 27



Il 7 dicembre è in programma un incontro tra la Fimmg e il coordinatore degli assessori regionali
Prove di dialogo sulle convenzioni
Rossi (Toscana) apre all’ipotesi di un accordo “leggero” ma chiede responsabilità
Le Regioni sono disponibili a trattare una convenzione “ponte” per chiarire i punti normativi controversi, ma in cambio chiedono ai medici di famiglia «una forte assunzione di responsabilità» sui temi “chiave” dell’assistenza territoriale. Parola di Enrico Rossi, assessore alla Sanità della Toscana e coordinatore degli assessori regionali, che giovedì 7 dicembre incontrerà Giacomo Milillo, segretario della Fimmg, il maggior sindacato dei camici bianchi “generalisti”.
All’ordine del giorno dell’incontro c’è il programma di «rifondazione della medicina generale» attraverso una legge ad hoc, lanciato da Milillo all’inizio di ottobre in occasione della sua elezione al vertice della Fimmg.
Ma è inevitabile il confronto sulla richiesta - avanzata ufficialmente in una lettera congiunta di tutti i sindacati dei Mmg, datata 21 novembre - di «avviare un confronto politico con il ministero della Salute e con la Conferenza delle Regioni finalizzato all’apertura sollecita delle trattative per il rinnovo del quadriennio normativo e del primo biennio economico». Richiesta ardua da soddisfare. «Le difficoltà sul fronte delle risorse sono note», spiega Rossi. Le sigle hanno poi chiesto di «adeguare alcune parti della normativa, adeguare il trattamento economico anche al fine di recuperarne la dovuta puntualità, prevedere un aumento dei contributi previdenziali, in particolare dello 0,5% annuo per dieci anni come già previsto da precedenti accordi, verificare l’applicazione degli Accordi collettivi nazionali e sollecitare la stipula degli accordi regionali».
Ed è sul primo punto che Rossi “apre”, non senza condizioni: «Siamo disposti a fare un passo avanti sui temi contrattuali, a patto di approfondire insieme le esigenze dell’assistenza territoriale». Quanto alla proposta della Fimmg di adoperare lo strumento legislativo per specificare diritti e doveri del medico di famiglia, Rossi assicura che «sarà valutata, perché la chiarezza di intenti è fondamentale». Nel frattempo, in assenza di indicazioni politiche, la Sisac procede con il lavoro di valutazione del lavoro fatto nelle diverse Regioni. «Il 13 dicembre - afferma il coordinatore, Franco Rossi - si riunirà il consiglio dell’Osservatorio Sisac per esaminare lo stato dell’arte e avviare gruppi di lavoro che affronteranno in maniera strutturale la situazione dei vari settori, a partire dalla medicina generale».
Nulla si muove, invece, sul fronte delle (tante) Regioni in cui ancora non si riescono a chiudere gli accordi regionali. Ma la Sisac ha cominciato un’analisi delle intese locali siglate finora, che serviranno agli assessori come viatico. Da parte sua, Enrico Rossi non ha dubbi: «La strada è quella intrapresa in Toscana con le Unità di cure primarie e la medicina di gruppo, ma l’assistenza territoriale va garantita sette giorni su sette: il sabato e la domenica non bastano i medici di continuità assistenziale».
Manuela Perrone
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