(AGI) - Catanzaro,- "La piu' grande indagine mai compiuta dai Nas nelle strutture del Paese ha confermato che la buona sanita' c'e', che il sistema funziona, ma certo alcune sono particolarmente sofferenti". Cosi' il ministro della Salute, Livia Turco, intervistata dal "Corriere della Sera" e da "La Stampa", commenta il caso della ragazza in coma dopo il black out in sala operatoria a Vibo e la morte di un neonato in ambulanza nel Cosentino. "Ho parlato con il presidente della Regione Calabria Loiero - ha aggiunto il ministro - ed abbiamo concordato di vederci nei prossimi giorni e lui si e' impegnato a presentarmi un piano di riorganizzazione". Livia Turco ha posi sottolineato che non vorrebbere piu' essere chiamata a commentare "episodi come questi, ma dobbiamo fare i conti con la realta' e cogliere l'appello della mamma di una ragazza di 16 anni che chiede' il perche' sia potuto accadere. Cosi' che nessun'altra madre si trovi a soffrire come lei o per un caso come quella della neonata deceduta durante il trasporto in ambulanza. Per il caso della ragazza non sembrano esservi dubbi sulla professionalita' di quei medici e la struttura operatoria, pur se provvisoria, e' di buon livello. Ma qualcosa non ha funzionato ed e' venuta meno quella garanzia di sicurezza che deve essere il primo obiettivo". "In Finanziaria - ha poi affermato il ministro - sono stati stanziati 3 miliardi per l'ammodernamento della rete ospedaliera italiana.

L'8 febbraio ci incontriamo con le Regioni per stabilire i requisiti per in base ai quali distribuirli in tempi rapidi.

Per la prima volta si e' deciso di utilizzare i fondi strutturali europei, 100 miliardi, anche per la sicurezza delle cure nel Mezzogiorno. Stiamo lavorando con il sottosegretario allo Sviluppo economico Mario Bubbico. Non finisce qui. La sanita' e' stata riconosciuta al vertice di Caserta non solo come un problema si equita', ma anche come un volano per lo sviluppo economico del Paese". (AGI) 13:09 22 GEN 2007