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''Influenza: 'Americana' Cresce, Ma Dal Medico Solo 4 Italiani Su 10'' - Adnkronos Salute
Martedì, 23 Gennaio 2007






Milano, 23 gen . (Adnkronos Salute) - Linfluenza? Un disturbo banale, che si supera in piedi con un pizzico di eroismo e che si cura ingoiando un antibiotico. Sono questi alcuni dei falsi miti più diffusi tra gli italiani alle prese con linfluenza stagionale, che questanno è americana (sostenuta dal virus a stelle e strisce A Wisconsin) e ha già messo a letto oltre 120 mila italiani, superando la soglia dei due casi ogni mille abitanti passata la quale si inizia a parlare di vera epidemia. E proprio per la disinformazione e i comportamenti scorretti che caratterizzano la gestione del mal dinverno, secondo unindagine condotta dalla società di ricerche di mercato Adelphi tra Usa, Francia Germania, Spagna, Italia e Gran Bretagna, solo il 50% dei cittadini consulta il medico ai primi sintomi. E in coda cè proprio la penisola, dove solo quattro italiani su 10 (39%) chiedono aiuto. Peggio di noi fanno soltanto gli inglesi (38%), mentre ci battono in diligenza sia gli spagnoli (58%) che i tedeschi (68%) e i francesi (72%).
I risultati delle interviste sono stati riferiti oggi a Milano, durante un incontro promosso da Roche per illustrare uso e benefici dei nuovi farmaci antivirali inibitori della neuraminidasi: lo zanamivir inalatorio e loseltamivir per bocca, questultimo disponibile dallanno scorso anche in Italia e somministrabile anche ai bimbi. Dal sondaggio emerge una generale tendenza a prendere sotto gamba linfluenza, che invece secondo i dati dellOrganizzazione mondiale della sanità (Oms) colpisce ogni anno 500 milioni di persone in tutto il pianeta, con 500 mila morti. Decessi essenzialmente riconducibili alle complicanze della normale infezione, che minacciano soprattutto anziani, malati cronici e immunodepressi, e che fanno lievitare il prezzo dellepidemia da 329,32 euro a paziente tra costi diretti (35,33 euro, con un massimo di 80,4 per le categorie a rischio) e indiretti (293,99), riferisce il farmacoeconomista Carlo Lucioni, fino a un totale di 8,14 milioni di euro lanno solamente per ricoveri in ospedale.
La ricerca Adelphi evidenzia inoltre una grande contraddizione: almeno la metà degli interpellati sottovaluta linfluenza, ma più del 75% teme il contagio e si dice disposto ad agire per prevenire linfezione, guarirla ed evitare di attaccarla agli altri. Lerrore più diffuso - spiega Giampiero Carosi, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) - è lequazione febbre uguale influenza. Per diagnosticare linfezione, invece, è necessario essere in presenza di una febbre a esordio improvviso e molto alta (più di 38-39 gradi, o anche 40) - ricorda Pietro Crovari, professore di Igiene e medicina preventiva delluniversità degli Studi di Genova - accompagnata da almeno un sintomo generale (mal di testa, dolori muscolo-articolari, affaticamento e debolezza) e da almeno un sintomo respiratorio (naso chiuso, starnuti, mal di gola e dolori al petto durante la respirazione o durante la tosse).
Quanto agli antibiotici, per curare linfluenza non hanno senso per tre motivi - dice Carosi - Primo perché questi medicinali combattono le infezioni batteriche e non quelle virali comè invece linfluenza, secondo perché usarli a sproposito alimenta lo sviluppo di batteri resistenti, terzo perché limpiego di antibiotici a scopo preventivo rischia di mascherare il batterio responsabile di uneventuale complicanza. Le sequele più comuni dellinfluenza, infatti, possono essere legate al virus stesso o a sovrainfezioni batteriche - aggiunge Crovari - E soltanto in questultimo caso, ma con estrema attenzione a tali rischi, lantibiotico potrebbe essere giustificato, dice. Insomma, il cardine della strategia anti-influenza resta la vaccinazione - riprende Carosi - ma grazie ai nuovi antivirali oggi abbiamo tutti i tasselli per affrontare questa malattia nel modo migliore, personalizzando la cura in base alle caratteristiche del paziente. Ecco perchè la Società italiana di medicina generale (Simg) - conclude il suo presidente Claudio Cricelli - insieme alla Simit e alla Società italiana di igiene (Siti), ha elaborato un documento congiunto di indirizzo sul trattamento dellinfluenza e luso degli antivirali, destinato a medici di famiglia e specialisti. (Opa/Adnkronos Salute) Mar 23 Gen, 17:1
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