(AGI) - Bruxelles - Sull'Europa si affaccia nuovamente l'incubo dell'influenza aviaria. Le autorita' ungheresi hanno notificato oggi all'Ue la presenza di un altro focolaio dopo quello localizzato la settimana scorsa, e la Commissione europea lancia l'allerta fra gli Stati membri. "Il 26 gennaio le autorita' ungheresi hanno rilevato un aumento di mortalita'" in un allevamento di piu' di 9000 oche a otto chilometri dall'allevamento trovato infetto la scorsa settimana, ha detto Philip Tod, portavoce del commissario Ue alla salute Markos Kyprianou. Come misura precauzionale, ha spiegato, gli animali sono stati soppressi ed e' stata eseguita la la disinfetsazione. Secondo il portavoce il fatto che il virus sia stato scoperto in un allevamento all'interno della zona di protezione di dieci chilometri intorno al precedente focolaio, come stabilito dalle misure precauzionali europee, "e' un segno che i necessari controlli nella zona sono stati eseguiti e che si e' agito subito al primo segnale sospetto". Intanto dal laboratorio comunitario di riferimento di Webridge, in Gran Bretagna, e' arrivata la conferma che il contagio rilevato la settimana scorsa e' stato causato dal virus H5N1. Kyprianou conta di aggiornare i ministri dell'Agricoltura dei Ventisette riuniti oggi a Bruxelles per il Consiglio europeo. Nell'occasione li sollecitera' a rimanere vigili ora che l'inverno e' finalmente arrivato in Europa e siamo entrati in un periodo ad "alto richio". (AGI) 15:34 29 GEN 2007