n. 5 del 6 Febbraio 2006 Aziende/Territorio pg. 22


SICILIA/Dopo una lunga maratona arriva l’ok dell’assemblea regionale al bilancio 2007
Una manovra da 25 miliardi
Stretta su Asl e spesa sanitaria - Sì all’esercizio provvisorio per 2 mesi

Un tour de force tra sedute fiume, rinvii e colpi di scena. Che hanno messo a dura prova la tenuta dell’intera maggioranza. Ma, alla fine, la Finanziaria siciliana ha tagliato l’agognato traguardo. Portando con sé il bilancio di previsione 2007, il bilancio pluriennale e due mesi di esercizio provvisorio per sbloccare subito i pagamenti. E aggirare così le lungaggini legate all’entrata in vigore della Finanziaria. Su cui manca ancora il visto del commissario dello Stato, cui tutte le leggi licenziate dall’assemblea regionale devono essere inviate entro tre giorni dall’approvazione.

I numeri della manovra. Complessivamente una manovra da 25 miliardi di euro tra bilancio di previsione, bilancio pluriennale 2007-2009 e Finanziaria. Con le entrate correnti a quota 14 miliardi e 591 milioni di euro a fronte di 14,5 miliardi di euro sul fronte delle spese. E un saldo netto da finanziare di 94 milioni di euro, in linea con gli obiettivi fissati dal patto di stabilità. I cui effetti sulla Finanziaria sono ben evidenti. Perché, proprio per garantire il rispetto dei vincoli imposti dal patto interno, l’articolo 6 della manovra impone una stretta a tutta la galassia dell’amministrazione siciliana (escluse Asl e Ao, che usufruiscono di trasferimenti diretti o indiretti dalla Regione). Così su spesa corrente, assunzioni, convegni e pubblicità, si stringono pesantemente i cordoni della borsa. E la manovra fissa tutta una serie di misure restrittive per i soggetti inadempienti, a partire dalla riduzione di trasferimenti e contributi regionali per l’esercizio successivo.

Il capitolo Sanità. Il contenimento della spesa non risparmia il settore Sanità. E si abbatte innanzitutto sui compensi dei direttori generali di Asl, Ao e Aou, del Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario (Cefpas) e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale. Emolumenti che dovranno subire un taglio del 10 per cento. Il delicatissimo capitolo della Sanità è, però, tutto contenuto nei 35 commi dell’articolo 22. Che detta i criteri per la riduzione della spesa destinata a beni e servizi (-3% rispetto all’esborso sostenuto nel 2005). E stabilisce una contrazione del 50% (sempre a fronte della spesa 2005) sui pagamenti riservati alle consulenze, escluse quelle a carattere assistenziale e sanitario. Che sopporteranno sì un taglio, ma solo del 10 per cento. A subire una forte stretta è anche la quota del Fsr destinata all’assistenza ospedaliera. Che, si legge nella manovra isolana, «non può superare il 46 per cento per il 2007, il 45% per il 2008 e il 44% per il 2009). Sulla Finanziaria grava poi tutto il peso dell’aumento della quota siciliana di compartecipazione alla spesa sanitaria (disposto dalla manovra nazionale) e del piano di rientro dal deficit. E, per evitare ulteriori sforamenti, l’assessorato alla Sanità eserciterà un controllo stringente sull’operato delle aziende, del Cefpas e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, passando al setaccio bilanci, atti aziendali e organici.

Le scadenze della Salute. La Finanziaria delinea anche il percorso che porterà alla definitiva approvazione del piano di risanamento del Ssr. Una volta definito il processo di condivisione con il Governo Prodi, precisa il provvedimento, l’assemblea regionale approverà gli obiettivi e le misure di contenimento del piano. Che saranno esplicitati in una serie di provvedimenti attuativi firmati dall’assessore alla Salute, Roberto Lagalla. Entro il 31 dicembre 2007, recita poi il comma 23 del maxi-articolo, la Giunta predisporrà invece il piano sanitario e quello socio-sanitario. Per razionalizzare gli acquisti di beni e servizi, il documento introduce infine l’obbligo, per Asl, Ao e Aou, di procedere all’acquisizione in forma consorziata, in ambito provinciale o extra-provinciale. Seguendo le direttive che l’assessorato regionale dovrà scrivere entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra.

Celestina Dominelli