FIMMG ME inform@ - (Rassegna stampa)
''«Il generalista che vorrei». Intervista a Giacomo Milillo'' - Il Sole 24 ore Sanità
Mercoledì, 7 Febbraio 2007


n. 5 del 6 Febbraio 2006 Lavoro & Professione pg. 22


PARLA IL SEGRETARIO NAZIONALE
«Il generalista che vorrei»
II medico di famiglia del futuro? Dirigente, regista degli interventi sul territorio, mai solo. Il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, ha le idee chiare sul futuro della professione.
Ha quattro anni di governo Fimmg davanti a sé. Quali programmi ha?
Sul piano degli annunci il mio programma resta quello enunciato al congresso di ottobre. Sul piano concreto è quello avviato, orientato alla rifondazione della medicina generale, alla ridiscussione delle regole fondamentali della professione. Un percorso che ha trovato l’interesse della maggior parte degli interlocutori e che speriamo di veder realizzato dal gruppo tecnico che sta per nascere al ministero. E anche nel dibattito sul governo clinico. Sul piano dei metodi, la strategia sarà quella della grande condivisione.
Significa meno centralismo e più voce alla periferia, anche all’interno del sindacato?
Più voce alla periferia senza cadere nell’assemblearismo. La progettualità che guida l’esecutivo Fimmg è precisa, ma le decisioni non si prendono se i vari livelli non ne sono venuti a conoscenza e non hanno espresso le loro idee.
Com’è il medico di famiglia che vorrebbe?
Un medico di famiglia simile a quelle divinità con tante braccia e tante gambe: non può essere da solo e deve poter contare su personale e strutture. Dev’essere un medico dirigente della medicina generale e dell’organizzazione dei servizi, non un medico manovale.
Quali sono gli ostacoli su questa via?
Le risorse economiche per organizzare l’assistenza territoriale. E la condivisione del progetto a tutti i livelli, soprattutto all’esterno della categoria.
La convenzione del 2005 è già scaduta. Come intendete procedere?
L’intenzione è quella di chiudere presto una convenzione leggera dal punto di vista economico, ma impostata sul cambiamento. Con la dichiarazione che la medicina generale è in fase di transizione, e che le trattative si riapriranno a breve scadenza. Una convenzione con un po’ di soldi (soprattutto per provvedere di più alla previdenza) e pochi cambiamenti nelle regole, per correggere alcuni aspetti che hanno creato confusione.
La disomogeneità tra le Regioni resta forte. Questo federalismo le piace?
Insisto sempre con tutti gli assessori perché il federalismo sia flessibilità periferica e non devoluzione. Ho sempre chiesto di cercare un’autonomia coordinata e spostare il governo della Sanità al livello di Conferenza Stato-Regioni, almeno sui grandi temi. Comunque, sul piano legislativo, la convenzione nazionale ha valore erga omnes onvunque. Difenderemo questo principio con le unghie e con i denti.
Il 2007 si è aperto con la batosta ticket...
I ticket sono cosmesi di bilancio per l’Europa, ma non incidono minimamente sulla sostanza: la reale sostenibilità del Ssn. L’unico rimedio alla sostenibilità è la razionalizzazione dell’organizzazione del Ssn tra ospedale e territorio. La possibilità di erogare le prestazioni al costo più basso. Questo non significa risparmio, perché la Sanità ha delle sfide - penso ai soggetti fragili e agli anziani - che non possono risolversi solo in termini di spesa, ma anche con forti investimenti nel sociale. Siamo in una situazione in cui, dati i bisogni strategici di salute della popolazione, forse renderebbero di più investimenti nel sociale piuttosto che nel sanitario.
Qualcuno crede, invece, che voi prescrittori abbiate molte colpe.
Miope è cercare di controllare la sostenibilità del Ssn attraverso il controllo della spesa farmaceutica, perché il farmaco, se ben usato, produce salute e può far risparmiare. Può dare qualità di vita, oltre che quantità. Forse gli interventi sulla farmaceutica sono arrivati all’osso: è ora che si intervenga altrove. Certamente occorre un grande investimento sui generici, senza però limitare l’autonomia del medico. L’uso del prezzo di riferimento per classi di farmaci esautora il medico dalla responsabilità della prescrizione. Il 9 febbraio tutti i segretari della Fimmg si riuniscono per definire un un documento di proposta da inviare al Ministero e alle Regioni. Bisogna discuterne insieme.
M.Per.
Condividi sui Social Network
Stampa la pagina Segnala ad un amico News letta 1 volte
Dal 01/10/2006:
In linea:
 Cod. Fisc.  
Password  
Registrati Accedi
Non ricordi la password?
Per la consultazione degli allegati e dei documenti PDF è necessaria l'installazione di Adobe Acrobat Reader :
FIMMG Messina - Via Centonze, 182 - 98124 Messina - Tel. e fax: 0902931419 - messina@fimmg.org