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''Staminali: 'selezionate' dal grasso riparano tendini e articolazioni'' - Adnkronos Salute
Venerdì, 23 Febbraio 2007






Roma, 23 feb . (Adnkronos Salute) - Staminali estratte dal grasso superfluo per riparare danni ai tendini e alle articolazioni. E' la nuova frontiera sperimentata dai ricercatori dell'università di Oslo (Norvegia), che hanno individuato un meccanismo utile a selezionare le cellule più 'adatte' a essere riprogrammate come 'cura' per queste lesioni. Secondo gli esperti, infatti, per una staminale adulta, prelevata dal grasso aspirato via con la liposuzione, le probabilità di essere riutilizzata con successo dipendono dall'abbassamento dei livelli di metilazione, cioè della regolazione dei geni del Dna. E grazie ad alcuni marcatori chimici, l'equipe è riuscita a elaborare un metodo per 'predire' quali, fra centinaia di staminali estratte dal grasso umano, sono le migliori per rigenerare i tessuti umani. Se ne è parlato durante il workshop EuroStells dal titolo 'Exploring Chromatin in Stem Cells', organizzato dalla European Science Foundation a Montpellier (Francia).
Molti scienziati sostengono che il grasso di troppo sia una 'sottostimata' miniera di staminali, mentre altri puntualizzano che, come per tutte le cellule adulte, anche quelle contenute nei tessuti adiposi siano più difficili da riprogrammare per essere trasformate in 'jolly' con cui riparare lesioni di vario tipo. Eppure l'equipe norvegese è riuscita a tracciare una strada valida per la cura di problemi a tendini e articolazioni nell'uomo.
Un team di scienziati italiani del dipartimento di Clinica veterinaria dell'università di Bologna, capeggiati da Cesare Galli, ha sperimentato su un cavallo il 'riciclo' di tessuto adiposo per riparare lesioni ossee e tendinee, ottenendo risultati incoraggianti in soli sette giorni: "Le cellule staminali mesenchimali - spiega all'ADNKRONOS SALUTE Galli, 'papà' di diversi animali clonati fra cui il toro Galileo e la cavalla Prometea - hanno la caratteristica di poter formare ossa, cartilagini, tessuto adiposo e altri derivati del mesoderma. Ma stiamo cercando di capire dove è meglio campionare queste cellule, nel cavallo: se dal midollo osseo o dal tessuto adiposo. Dai nostri studi appare infatti che le staminali estratte da questi due tessuti e poi coltivate hanno le stesse capacità di differenziazione. Con la differenza che di grasso ne possiamo avere a disposizione un'infinità, mentre il midollo osseo è più difficile da estrarre".
"Le cellule staminali ottenute da tessuto adiposo, poi - continua l'esperto - si possono far crescere e successivamente congelare per l'utilizzo successivo. Inoltre sono autologhe, cioè vengono estratte dallo stesso soggetto che poi le riceverà, e non creano dunque problemi di rigetto. Abbiamo pronti altri sei cavalli su cui sperimentare l'effetto riparatore delle staminali 'da grasso': indurremo una lesione misurabile e, segnando le cellule riparatrici con una proteina di colore verde - conclude Galli - potremo osservare meglio la loro forza rigeneratrice".
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