n. 13 del 3 Aprile 2007 CRONACHE pg. 13


Primo «sì» delle aziende farmaceutiche allo sblocco dei finanziamenti per i congressi
Farmindustria rifà lo sponsor
Ospitalità a maglie strette - Il via libera dopo i tavoli con medici e Salute

Potrebbe arrivare subito dopo Pasqua lo sblocco ufficiale delle sponsorizzazioni dei convegni medici da parte delle aziende farmaceutiche: mercoledì scorso la Giunta dell’associazione ha dato infatti un primo assenso alla revoca della decisione assunta in ottobre come contromisura ai nuovi tagli imposti ai listini dalla Finanziaria 2007. Ma le regole saranno severissime: saranno sponsorizzati solo gli eventi di qualità più elevata, sarà necessaria una autorizzazione preventiva, saranno previste quote riservate per i giovani medici e sarà verificata rigidamente l’applicazione delle nuove regole. L’annuncio è arrivato al termine di una settimana serrata di confronti che è servita a tirare le fila dei cantieri già avviati con la Fnom e con tutte le sigle sindacali mediche e dopo un intenso dibattito che ha visto fino all’ultimo qualcuna delle aziende nazionali orientata a ritardare il cambio di rotta.

Le nuove regole di autoregolamentazione infine approvate a grandissima maggioranza, recuperano e ampliano la stretta già introdotta con l’ultimissima versione del Codice deontologico farmindustriale, datato 21 febbraio: niente cene di gala e hotel di lusso, voli solo in classe economica,

Rrogrammi sociali o d’intrattenimento aboliti. Sotto la mannaia della ritrovata Austerity dovrebbero definitivamente soccombere anche i mini-meeting: gli eventi nazionali dovrebbero per decenza prevedere almeno otto ore di lavori congressuali effettivi. E ciascun medico potrà approfittare dell’ospitalità ritrovata per non più di due eventi l’anno. E le aziende sono decise a far spazio ai camici più giovani, scegliendo in proprio almeno il 10% degli ospiti under-35.

Perché lo sblocco diventi efficace serviranno ulteriori verifiche con i medici e con le istituzioni, ma le aziende sembrano ormai decise a stringere i tempi: «Il tipo di medicinali oggi in commercio, la tipologia dei pazienti trattati e il rischio-beneficio non sempre palese rendono irrinunciabile sia per i medici che per le imprese l’attività di informazione scientifica svolta dalle aziende» - spiega Sergio Dompé (presidente Farmindustria) - garantendo che le nuove regole serviranno a «chiudere i capitoli che hanno avuto imaggiori “effetti collaterali”». Proprio per questo - a regime - saranno previsti una validazione e un controllo serrato da parte dell’Aifa.

E sarà il confronto con quest’ultima, nonché il contestuale approdo al Tavolo della farmaceutica del documento approvato dalla Giunta, a riaprire definitivamente i forzieri delle imprese che - in cambio di controlli e verifiche - avanzeranno ufficialmente e fermamente la richiesta di prevedere congrue forme di defiscalizzazione per le sponsorizzazioni new-style.

Soddisfatto dell’annuncio il fronte medico, a partire dal presidente Fnom, Amedeo Bianco: «Ci sono segnali nuovi e importanti che mi paiono andare nella direzione giusta», ha commentato, ribadendo l’esigenza di «disegnare un nuovo modello di relazioni tra industria e medici, fondato sulla trasparenza dei rapporti e sulla valorizzazione e condivisione di obiettivi e valori etici e civili». Anche la Fnom è del resto pronta a calare le proprie carte: non solo nel confronto con Farmindustria, ma anche con Assobiomedica, seconda grande protagonista dello “sciopero delle sponsorizzazioni”.

Soddisfatta anche la Cimo (medici ospedalieri), la più rapida nel commentare: «Gli incontri avuti la settimana scorsa hanno dato buoni frutti».

Ancora qualche giro di tavoli prima dello show down: poi la stella delle sponsorizzazioni tornerà a brillare. Un po’ meno spesso - promette Farmindustria - e solo dove la qualità splende già di luce propria.

Sara Todaro

In questa tabella, presente al centro dell'articolo, sono riassunti i paletti individuati da Farmindustria per la sponsorizzazione dei convegni: