29 Marzo 2007




E intanto ripartono con regole più severe i corsi sponsorizzati dalle industrie
L’Ecm sta per sbloccarsi
Intesa in vista tra regioni e ministro Turco

Proroga di altri sei mesi dell’Ecm; trenta crediti a medico da totalizzare anche nel 2007; rinascita della commissione nazionale in seno all’Agenzia dei servizi sanitari regionali; un’anagrafe regionale e una nazionale per certificare i punteggi dei medici; ordini abilitati ad attivare corsi per recuperare chi ha pochi crediti. Le proposte per far ripartire l’educazione medica continua (Ecm) vengono validate in questi giorni dalla conferenza stato-regioni. Ogni medico seguirà un piano che impone di conseguire il 50 per cento dei crediti su obiettivi regionali, un 30 su obiettivi individuali, un 20 su temi nazionali. Sono indicazioni da perfezionare, ma intanto ripartono i convegni sponsorizzati dalle industrie farmaceutiche, ora regolati dalle nuove disposizioni di Farmindustria. Il documento rilasciato a Fnomceo, società scientifiche e sindacati dall’associazione delle case farmaceutiche divide i corsi in:

• eventi di società scientifiche o istituzioni pubbliche all’estero che pur essendo formativi non danno punti Ecm ma d’ora in poi vanno validati dall’Agenzia del farmaco (Aifa);
  
• eventi di società scientifiche o istituzioni pubbliche in Italia, che danno crediti ai partecipanti;
  
• simposi satellite tenuti durante gli eventi sopra citati, italiani ed esteri: possono essere sia validi per i crediti Ecm sia solo validabili dall’Aifa;
  
• eventi Ecm di rilievo regionale sponsorizzati da industrie farmaceutiche;
  
• eventi organizzati da industrie farmaceutiche non validi ai sensi Ecm, ma validabili dall’Aifa.

Per queste due ultime tipologie i medici dovranno segnalare per lettera all’Asl la loro partecipazione, conformemente al Testo unico sui farmaci del 2006. Una stessa azienda potrà ospitare il medico discente per un massimo di 2 corsi l’anno. Codice al vaglio della Fnom I viaggi aerei dovranno sempre avvenire in classe economica; almeno il 10 per cento dei discenti dovrà essere sotto i 35 anni e saranno proibiti programmi sociali, di intrattenimento e cene di gala. I soggiorni dovranno escludere alberghi a 5 stelle, località di mare da giugno a settembre e di montagna da dicembre a marzo e a luglio-agosto; la durata dei soggiorni non potrà superare le 8 ore prima e le 8 dopo l’evento; le visite ai laboratori di ricerca non dovranno durare meno di 4 ore. Claudio Cricelli presidente della Società di medicina generale (Simg) dà il benvenuto al documento «perché detta regole d’ingaggio con la professione e aggiorna il nuovo codice deontologico Farmindustria in ragione della riapertura dei convegni ai generalisti fissata dalla Finanziaria 2004. Tuttavia il testo ora è al vaglio della Fnomceo e, per noi, delle società scientifiche rappresentate dalla Simg: non è detto che il mondo medico debba condividerlo in toto». Pasquale Spinelli, presidente della Federazione delle società scientifiche (Fism), rassicura ulteriormente: «Avremo meno eventi ma di miglior qualità e, nell’ambito dello scenario delineato dal documento degli ordini sulla formazione, la Fism potrà rivestire un ruolo adeguato nel dettare i contenuti dell’Ecm e nel fornire alla Fnomceo indicatori per valutare i discenti, e attraverso di essi, i corsi». Spinelli vede una Fism più ascoltata e propositiva, ma i medici di famiglia hanno delle richieste per i nuovi convegni delle industrie. Roberto Stella, vicepresidente della società di aggiornamento Snamid, si lamenta dell’attuale normativa: «Essa restringe l’Ecm sponsorizzata dalle industrie alla sola pratica clinica, ed esclude dai crediti eventi – su management, gestione sanitaria, corsi di inglese, formazione dei formatori – che le società scientifiche hanno pochi mezzi per gestire in proprio. Spero pertanto che la nuova Ecm recuperi questi corsi, magari nel piano di studi individuale del medico, facendo intanto selezione tra gli attuali 12 mila provider e dandoci più chance di partnership con l’industria». Si chiedono nuovi contenuti Sempre dalla Snamid, Marco Cambielli più che moralizzazione chiede contenuti. E dice: «Si parli non più di farmaco in relazione ai successi ottenuti nelle sperimentazioni, ma di quotidiano del generalista, anziani polipatologici, rispetto della terapia. Un’informazione simile ci farebbe crescere e darebbe allo sponsor ritorni in termini di credibilità… ammesso che qualche funzionario Asl pensi davvero che andiamo ai convegni per prescrivere di più anziché per saperne di più su ciò che prescriviamo».