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''Fumo, in Italia la prima pillola contro la dipendenza'' - AGI Sanità
Giovedì, 24 Maggio 2007





(AGI) - Milano - Arriva nelle farmacie italiane, in concomitanza con la Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, la prima pillola 'anti fumo' non a base di nicotina, che ha lo scopo di combattere la dipendenza e ridurre i sintomi dell'astinenza. Il farmaco, 'vareniclina', (Champix Pfizer), agisce sugli stessi ricettori del cervello su cui agisce la nicotina e blocca il legame della nicotina con il ricettore, diminuendo la soddisfazione associata al fumo. Secondo gli studi clinici i pazienti che hanno assunto il farmaco per 12 settimane hanno visto quadruplicate le probabilita' di smettere di fumare rispetto ai pazienti in trattamento con placebo, e quasi raddoppiate rispetto a quelli in trattamento con altri farmaci. Davanti ad un fenomeno, quello del fumo, che coinvolge 12,2 milioni di italiani, pari al 24,3% della popolazione, "ben vengano strumenti nuovi che spingano ad aumentare la motivazione di chi pensa di abbandonare la sigaretta - commenta Claudio Cricelli, Presidente Simg, Societa' Italiana di Medicina Generale - La pilola puo' essere fondamentale all'interno di un processo che porti il fumatore a smettere". Un'impresa 'possibile', visto che oggi nel nostro Paese gli ex fumatori sono 9 milioni, 5,8 milioni di uomini e 3,3 milioni di donne. "La nicotina contenuta nelle sigarette - spiega Stefano Nardini, direttore dell'Unita' Ospedaliera di Pneumotisiologia dell'Ospedale di Vittorio Veneto - provoca dipendenza fisica. In Italia si calcolano circa 80 mila morti causate dal fumo: un terzo per malattie polmonari croniche, un terzo per tumori e un terzo per malattie cardiovascolari. In questo contesto la terapia della disassuefazione si afferma come un valore per la comunita'". Secondo una ricerca realizzata da Harris Interactive per conto di Pfizer, 8 fumatori su 10 sostengono che smettere di fumare e' una scelta di responsabilita', ma il 45% ritiene fondamentale l'aiuto concreto della famiglia, del proprio compagno o compagna o degli amici. E ancora il 50% dei fumatori pensa che sia un dovere del medico aiutarli a smettere. L'effetto sulla salute e' evidente: dopo 10 anni di astinenza dal fumo il rischio di tumore al polmone si riduce del 50/70%; per le neoplasie del cavo orale e dell'esofago la riduzione del rischio e' del 50% dopo 5 anni. Il rischio di cardiopatia ischemica si riduce della meta' dopo 1-2 anni e il rischio di ictus torna al valore di chi non ha mai fumato dopo 5-15 anni. Insieme al farmaco viene lanciata anche una campagna di comunicazione "Tra una sigaretta e l'altra puo' passare una vita", non "per terrorizzare" o "demonizzare i fumatori - spiega Fanny La Monica, responsabile Comunicazione di Pfizer Italia - ma per sottolineare i piaceri del non fumare". Campagna attiva attraverso un sito internet (www.iosmetto cosi.it) e un video filmato. (AGI - 24 MAG 07 13:30)
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