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''Artrite: da Team toscano 'super-peptide' contro dolore e danni ossei'' - Adnkronos Salute
Giovedì, 31 Maggio 2007






Milano, 31 mag . (Adnkronos Salute) - Un 'super-peptide' frutto della ricerca italiana, che secondo gli esperti potrebbe rivoluzionare la terapia dell'osteoartrite: la malattia articolare più comune in assoluto, che colpisce almeno 5 milioni di italiani, under 65 nel 65% dei casi. Sette giovani scienziati del centro ricerche Menarini di Firenze hanno annunciato oggi l'avvio dell'iter di sviluppo del composto MEN 16132. Una molecola 'figlia' di anni di ricerca nel campo dei peptidi, che promette "un effetto analgesico, oltre che ricostruttivo del tessuto - spiega Carlo Alberto Maggi, direttore Ricerca Menarini - con eccezionali capacità di potenza e durata d'azione". La novità del candidato farmaco sta nel meccanismo d'azione innovativo, che blocca i recettori della bradichinina ritenuta uno dei più potenti fattori causa di infiammazione e un potentissimo attivatore del dolore. "Ci attendiamo che MEN 16132 possa migliorare la qualità della vita e le possibilità lavorative dei pazienti con osteoartrite", prosegue Maggi in una nota, sottolineando che "l'ottenimento di questa molecola è stato reso possibile dall'integrazione delle classiche metodologie farmacologiche con le più recenti tecniche di biologia e modellistica molecolare". Il nuovo composto, conferma Marco Matucci Cerinic, ordinario di Reumatologia all'università di Firenze, "rappresenta una novità assoluta nel panorama della farmacopea dedicata al trattamento dell'osteoartrite. L'uso intrarticolare del prodotto può infatti permettere un'azione diretta sulla cartilagine, proteggendola anche dai fattori proinfiammatori scatenati dall'aumento dei livelli delle bradichinine nelle articolazioni colpite", evidenzia. L'osteoartrite - ricordano gli esperti - è una malattia degenerativa cronica delle articolazioni, caratterizzata dalla progressiva distruzione della cartilagine e dall'ipertrofia dell'osso sottostante. I suoi sintomi principali sono il dolore, aggravato o scatenato dal movimento, e la rigidità articolare, che limitano la capacità di movimento con un impatto negativo sulla capacità lavorativa e qualità della vita. La patologia si manifesta in genere fra i 40 e i 50 anni, e interessa praticamente tutti gli over 80. I malati giovani sono soprattutto donne, ma la prevalenza femminile tende a scomparire con l'avanzare dell'età. L'impatto socio-economico dell'osteoartrite è molto pesante. Un rapporto Istat del 2001 indica che la malattia colpisce il 10% degli abitanti della penisola: un dato confrontabile ad analoghe statistiche condotte in altri Paesi avanzati. E uno studio del 2003 ha stimato in 13 mila miliardi delle vecchie lire il costo annuo dell'osteoartrite in Italia, di cui 11 mila miliardi per indennizzi di assegni di invalidità, 944 miliardi per prestazioni ambulatoriali , 859 per farmaci, 686 per indennità di malattie e 244 per ricoveri ospedalieri. Una ricerca del Centro di Farmacoeconomia di Milano ha inoltre evidenziato che quasi 7 pazienti su 10 rientrano nella fascia potenzialmente attiva sul mercato del lavoro. Oggi le terapie standard prevedono l'uso di antinfiammatori tradizionali, coxib e steroidi, ma specie negli anziani - avvertono i medici - questi trattamenti danno pesanti effetti collaterali. Da qui la speranza di un'alternativa, che porta la firma di 7 giovani cervelli italiani: Valentina Fedi, Alessandro Giolitti, Sandro Giuliani, Carlo Alberto Maggi, Stefania Meini, Laura Quartara e Claudio Valenti.
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