(AGI) - Parigi - Scoperti i fattori neurologici che rendono alcune persone piu' esposte al suicidio. Un gruppo di scienziati francesi ed inglesi ha effettuato il primo studio di 'imaging' funzionale del cervello per spiegare cosa spinge alcune persone a compiere un gesto cosi' disperato. I ricercatori hanno confrontato le attivita' cerebrali di tre gruppi di soggetti, tutti di sesso maschile: il primo gruppo composto da 13 pazienti affetti da depressione e che hanno tentato di suicidarsi, il secondo composto da 14 pazienti che hanno sofferto di depressione ma che non hanno mai tentato il suicidio e un terzo composto da 16 persone normali. Tutti i soggetti sono stati esposti alla proiezione di alcune immagini raffiguranti espressioni di gioia e di rabbia. Successivamente i ricercatori hanno analizzato le risposte delle varie zone cerebrali con l'Irm ('imaging' per risonanza magnetica) funzionale. Durante l'esposizione ad espressioni di rabbia, la zona della corteccia orbito-frontale destra dei soggetti del primo gruppo e' risultata molto piu' attiva rispetto a quella dei soggetti degli altri gruppi. 'Questo potrebbe essere un segno dell'iper sensibilita' di questi soggetti', ha spiegato Fabrice Jollant, coordinatore dello studio. Invece, durante l'esposizione ad espressioni di gioia, la zona parietale-occipitale dei soggetti del primo gruppo ha dimostrato una peggiore attivita'. 'Sembrano cosi' meno sensibili agli stimoli positivi. Questi soggetti, infatti, non riescono ad attivare bene quella zona del cervello responsabile del controllo di questi stimoli', ha spiegato Jollant. I soggetti che hanno tentato il suicidio probabilmente hanno piu' difficolta' nel controllare le loro emozioni ed hanno una minore sensibilita' verso gli stimoli positivi. 'Questi risultati aprono nuove strade verso trattamenti piu' adeguati a curare i soggetti che soffrono di depressione e che tentano il suicidio', ha concluso Jollant.