n. 22 del 5 Giugno 2007 'FISCO&PREVIDENZA' pg. 31


FISCO/ Ecco i controlli degli studi di settore sui compensi di chi svolge lavoro autonomo
«Gerico» fa le pulci ai medici
Via agli accertamenti per chi dichiara cifre superiori a quelle stimate

Nel modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore medici, psicologi, odontoiatri e veterinari devono tener conto delle nuove regole sulla deduzione degli automezzi, che, come noto, è diminuita dal 50% al 25 per cento. È questa una delle principali novità di interesse per i professionisti del settore sanitario che emerge dalla circolare n. 31/E del 22 maggio scorso dell’agenzia delle Entrate.

I professionisti interessati.

Per i medici, veterinari ecc. gli studi di settore si applicano in via definitiva e non come succede, per la maggior parte dei professionisti, in via monitorata. Questa differenza influisce sulle possibilità di accertamento da parte dell’amministrazione.

Infatti, non tutti gli studi possono essere direttamente utilizzati ai fini dell’accertamento. Sono utilizzabili direttamente solo quelli approvati in via definitiva o quelli revisionati (questi ultimi sono individuati nei provvedimenti dell’Agenzia come studi «evoluti » e sono contraddistinti dalla lettera «T»).

Per quanto riguarda, invece, gli studi di settore sperimentali e gli studi monitorati è previsto che le indicazioni relative alla coerenza e alla congruità possono essere utilizzate solo per la formulazione dei criteri di selezione delle posizioni da sottoporre a controllo e i risultati derivanti dall’applicazione «Gerico» non possono essere usati direttamente per l’azione di accertamento. Tale attività sarà fondata sull’utilizzo delle ordinarie metodologie di controllo, rispetto alle quali i risultati dell’applicazione degli studi di settore costituiranno uno strumento di ausilio. Inoltre nei confronti dei contribuenti che non risultano congrui, i compensi o ricavi derivanti dall’applicazione dello studio di settore sperimentale ovvero di quello approvato al termine della fase di «monitoraggio » potranno essere utilizzati per effettuare accertamenti con riferimento anche ai periodi d’imposta precedenti.

Applicazione definitiva.

Per il periodo d’imposta 2006 l’applicazione sperimentale non riguarda i professionisti del mondo sanitario, per i quali lo studio è stato definitivamente approvato, con la conseguenza che in caso di scostamento tra i compensi dichiarati e quelli emergenti dal software «Gerico», e in assenza di adeguamento volontario, occorrerà prepararsi per una richiesta di chiarimenti dell’agenzia delle Entrate cui seguirà, eventualmente, un avviso di accertamento per la differenza tra quanto dichiarato e quanto risulta da «Gerico».

Si ricorda a questo proposito che i medici e gli altri professionisti interessati agli studi sono coloro che svolgono attività autonoma sia in via esclusiva, sia contemporaneamente al lavoro subordinato (a esempio i medici che svolgono attività extra-muraria), mentre restano esclusi chi, pur prestando attività libero professionale, hanno optato per il regime intramuraria. Infatti i loro redditi sono assimilati a quelli di lavoro dipendente e la fatturazione avviene a nome dell’azienda sanitaria od ospedaliera presso cui il medico presta servizio esclusivo.

Si pensi al caso in cui un medico lavoratore autonomo che ha dichiarato compensi per 100mila euro annui e dall’applicazione di «Gerico» emerge quale compenso puntuale l’importo di 140mila euro.

Se il medico non si adeguerà in sede di dichiarazione dichiarando il maggior importo di 40mila euro dovrà attendersi nei prossimi anni una richiesta di chiarimenti dell’agenzia delle Entrate al fine di giustificare concretamente le ragioni di tale scostamento.

In assenza di una convincente giustificazione l’amministrazione procederà a rettificare i compensi del medico in questione per 40mila euro.

Antonio Iorio
Alberto Santi