In data odierna, con delibera n. 2234, il management dell'Azienda sanitaria, ha provveduto a dismettere 14 Presidi di Guardia medica, in ossequio ad una direttiva regionale notificata venerdì 20 giugno u.s. e che imponeva l'esecutività delle procedure entro la giornata di oggi 25 giugno 2008.

Le guardie soppresse:

DISTRETTO DI TAORMINA:
Taormina
S. Teodoro
Roccafiorita
S. Teresa di Riva

DISTRETTO DI MESSINA SUD:
Scaletta Zanclea
Messina Centro-Sud

DISTRETTO DI MILAZZO:
Valdina
Condrò

DISTRETTO DI BARCELLONA:
Barcellona - Oreto
Fantina

DISTRETTO DI PATTI:
Patti

DISTRETTO DI MISTRETTA:
Mistretta

DISTRETTO DI SANT'AGATA DI MILITELLO:
Sant'Agata di Militello
Frazzanò

I 56 colleghi in servizio presso le Guardie soppresse sono stati convocati per lunedì 30 giugno prossimo per scegliere una nuova sede fra tutte quelle diponibili.

I tempi stretti imposti alle Aziende ed un atteggiamento perentorio della Regione ha impedito la possibilità di confronto con le parti sociali: non solo con le organizzazioni sindacali di categoria dei medici ma anche con i cittadini e con i sindaci di quei Comuni che subiranno le conseguenze della nuova direttiva.

Un cambio di strategia del nuovo Governo regionale che ha emanato una direttiva che danneggia senza rimedio il cittadino privandolo, nelle ore notturne, nei prefestivi e nei festivi, di una domiciliarità delle cure che è la caratteristica peculiare del servizio di Guardia medica.

E' prevista, infatti, la dismissione dei Presidi con un tacito invito, in quei Comuni dove la Continuità assistenziale viene soppressa, a recarsi presso gli Ospedali per ottenere risposte alle domande di salute.

E la domiciliarità a chi è affidata?

Chi va a casa del Cittadino, impossibilitato a recarsi presso i Pronto soccorso, la notte, il sabato e la domenica?

La direttiva prevede che siano i Medici di famiglia? Ma i Medici di famiglia lo sanno? Qualcuno li ha avvisati che è compito loro?

In realtà si legge testualmente: ''Si rende noto inoltre che, al fine di garantire comunque un'adeguata assistenza sanitaria nelle aree sprovviste di presidio di continuità assistenziale, è preciso intendimento di questa Regione definire uno specifico progetto all'interno dell'Accordo Decentrato di Medicina Generale che preveda forme di disponibilità da parte dei medici di Assistenza Primaria, nel cui contesto sarà ribadita la scrupolosa aplicazione dell'art. 72 c. 2 dell'ACN 23/03/05 (art. del contratto relativo alla Continuità assistenziale ... nel caso utilizzi un proprio automezzo su richiesta della Azienda, un rimborso forfetario pari al costo di un litro di benzina verde per ogni ora di attività, nonché adeguata copertura assicurativa dell'automezzo) in materia di visite domiciliari, relativamente alle quali la S.V. (riferito al Direttore generale) sin d'ora è incaricata di garantire la effettività.

Tralasciata la perplessità sulla possibilità di definire un progetto di questo tipo che riporterebbe la figura del Medico di famiglia, trenta anni indietro, al ruolo del Medico condotto, sempre disponibile 24 ore su 24, fino alla definizione di tale progetto chi va al domicilio del paziente?

Dall'1 Luglio chi va al domicilio del paziente impossibilitato a recarsi al Pronto soccorso?

Stefano Leonardi
Segretario provinciale
FIMMG Messina
Continuità assistenziale