Il Decreto Legge 13 settembre 2012 n. 158, meglio conosciuto come Decreto Balduzzi, è stato convertito in legge, con il si del Senato con la fiducia. E' stata approvata come versione definitiva quella approvata dalla Camera che aveva recepito le indicazioni della Commissione Bilancio.

Inizia adesso un percorso di riforma della medicina territoriale.

Una grande opportunità per i MMG ma anche incognite sempre insite quando si avvia un nuovo corso.

Ma proviamo ad elencare le novità, sorvolando sulle semplicistiche ed infondate interpretazioni del singolo medico di famiglia disponibile 24 ore al giorno: ruolo unico, AFT, UCCP, integrazione mono e pluriprofessionali, ristrutturazione del compenso, dotazione strutturale e strumentale.

Tutte novità che di fatto coincidono col progetto di Ri-fondazione propugnato dalla FIMMG.

Quindi giudizio sostanzialmente positivo ma siamo solo all’inizio perché il tutto va riscritto nella nostra convenzione che , secondo il Decreto, dovrà avvenire entro 180 giorni.

Saranno sei mesi molto intensi perché non si dovrà modificare l’ACN come nelle precedenti contrattazioni ma, visto l’impatto, si dovrà RISCRIVERE LA CONVENZIONE EX-NOVO.

Non sarà per niente facile per cui mai come in questo momento sarà indispensabile la compattezza della categoria.

Questi argomenti saranno abbondantemente trattati nel corso del nostro Congresso - Il Governo della salute - il 16 e 17 novembre p.v. a Messina, presso il Capo Peloro Resort.

Non a caso abbiamo scelto tali date in questo periodo.

Avevamo calcolato i tempi dell'approvazione del Decreto ed invitando Silvestro Scotti, Vice-segretario nazionale generale e contemporaneamente Segretario nazionale della Guardia medica, abbiamo creato l'opportunità di dibattere sul 'nuovo corso' insieme a tutti voi e ai vertici regionali del Sindacato.

In calce a questa pagina potete scaricare l'art. 1 il Decreto Balduzzi nella versione della conversione in Legge e la versione integrata dell'art. 8 della 502/92 che la conversione in Legge di tale Decreto modifica.

Giacomo Caudo e Stefano leonardi